Senologo, chirurgo, angiologo, medico estetico-Terapie onde d’urto
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia e la Specialità in Chirurgia Generale a pieni voti presso l’Università degli Studi di Brescia.
Dicembre 2019 consegue Master di 2° LIVELLO in SENOLOGIA presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Ha frequentato numerosi corsi di approfondimento in Medicina Estetica presso la scuola VALET di Bologna.
Ha partecipato a diversi convegni di Chirurgia vascolare e di Flebologia in qualità di relatore.
Ha lavorato presso gli Spedali Civili di Brescia, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’A.O. Bolognini di Seriate.
Ha partecipato a un periodo di formazione presso l’U.O. di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’Ospedale Universitario di Istanbul, dove ha approfondito tecniche chirurgiche di oncoplasica mammaria, addominoplastica, liposuzione, lipofilling, rinoplastica, blefaroplastica, otoplastica e di chirurgia tricologica.
Attualmente opera come Chirurgo Generale presso l’Ospedale di Treviglio, dove si occupa prevalentemente di Chirurgia Senologica e di Chirurgia Vascolare.
Le onde d’urto sono onde acustiche pressorie che stimolano nel corpo umano una serie di risposte biologiche, utili alla guarigione di diverse patologie. Sono prodotte da specifici generatori che permettono di focalizzare con precisione l’onda sonora sull’obiettivo da trattare e, in base al protocollo applicato per livelli energetici e dosi utilizzate, si traducono in azione analgesica, anti-flogistcia, neoangiogenetica, riparativa e osteogenica. Le intensità di energia che vengono impiegate per questo tipo di trattamenti non producono danno tissutale.
Le patologie che meglio rispondono ad una terapia ad O.U.F. (Onde d’Urto Focalizzate) sono quelle legate all’apparato muscolo scheletrico, in particolar modo alle inserzioni tendinee come ad esempio i dolori al gomito (epicondiliti ed epitrocleiti), alla spalla (tendinopatie calcifiche e non), alla pianta del piede (fascite plantare, spina e sperone calcaneali), tendinopatia achillea, rotulea ecc. Ma anche osteonecrosi e algodistrofie, pseudoartrosi, ritardi di consolidazione e ulcere cutanee.
Sono infrequenti e legati soprattutto alla somministrazione di alte densità di energia: